Note storiche

 

Liberamente tratta dalla novella dello stalliere del re Agilulfo” [III, 2] del Boccaccio:

uno stalliere di umile nascita alla corte del re Agilulfo, decide di andare a letto con la regina. Il re se ne accorge e silenziosamente gli taglia i capelli. Lo stalliere, quindi, li taglia a tutti gli altri stallieri e domestici affinché il re non riesca a trovare il colpevole

 

 

Teodolinda    testo e musica di S.Negroni

 

 

Re Aginulfo

Teodolinda amata sposa

Già nel talamo riposa

Preso da un selvaggio impulso

Lieve il passo,  a lei mi accosto

Bella , nell’invitante penombra

Bacio la bianca caviglia poi sollevo la vestaglia e prende forma il mio vigor

 

Teodolinda

Ma che ves ves , at ghet adoss , ancora non placasti il tuo impeto d’amore ?

Quale elisir , ti inebriò ,  e  rese così indomito il tuo reale ardore

 

Re Aginulfo

stupefatto a tal responso

Sono preda di un sussulto

Perché in vero , lo confesso ,

dopo mesi  è il primo amplesso

greve , come un macigno sul cuore

l’atroce dubbio mi piglia  chi sarà quella canaglia che il mio talamo usurpò

 

mi ricompongo , ma vuoi vedere  , che dall’ignara moglie già passò qualche scudiere

odo nel buio un respiro affannoso  , le tenebre fan si che rimanga misterioso

 

affinchè  non sia noto   perché a corte non sia noto

che il re fu cornificato

tengo a bada la mia ira

aspetterò diman  mattina

all’alba , chiamo la truppa a raccolta

: clemente sarò questa volta ma io so e che lui sappia e giammai più non lo faccia

 

Teodolinda amata sposa

Già nel talamo riposa

Preso dal mio raro impulso

Dopo mesi  mi riaccosto

Bella , nell’invitante  penombra

Sfioro la snella caviglia poi sollevo la vestaglia e prende forma il mio vigor

 

Teodolinda

Ma che ves ves , at ghet adoss , ancora non placasti il tuo impeto d’amore ?

Quale elisir , ti inebriò ,  e  rese così indomito il tuo reale ardore

 

 

 

 

Re Aginulfo

non che voglia pensar male

sento odore di scudiere

Per l’ onor della corona

che non sappia la regina

Salva è così la mia reputazione

E  la considerazione di regina Teodolinda verso il suo focoso re