Note storiche

 

1786

Scandalo all' Università di Pavia .

Il canonico Serafino Volta accusa il prof . abate Spallanzani di aver sottratto preziosi esemplari dall' laboratorio di Scienze Naturali, per arricchire il suo laboratorio privato di Scandiano . L' accusa raggiunge l'abate a Vienna , al termine del suo pionieristico viaggio scientifico a Costantinopli . Spallanzani proclamato al fine innocente dalla corte , mette in atto la sua spietata vendetta contro gli invidiosi accademici del Ghislieri

 

Documentazione storica di Paolo Mazzarello 

                                                                                                                                                                                    L’abate Spallanzani    testo e musica di S. Negroni

 

 

Padre Serafino , Spallanzani , Narratore , Coro  

                                                          

nell'università in quel di Pavia

circolò infamante diceria

nel celebre museo di scienze naturali

vi fu ammanco d' esemplari

per sciogliere il dilemma

padre Serafino architettò audace  stratagemma     padre Serafino padre Serafino

 

il dì che mi recai sotto mentite spoglie

a Scandiano nel ducato estense

ebbi la conferma ad' ogni mio  sospetto

lì giaceva il bene sottratto

autore del misfatto mi frego già le mani

è l'abate Spallanzani                                               l'abate Spallanzani

 

navigando i mari del mediterraneo

costeggiando le città del mondo classico

in balia dei flutti e di bizzarri vortici

finalmente all'alba ... Costantinopoli                         Costantinopoli

dove mai mi porterà questa mia curiosità

sotto stretta sorveglianza dei giannizzeri

dal sultano fra dorate suppellettili

paradisi luccicanti sotterranei

esemplari sconosciuti agli accademici

quando mai si placherà  ogni mia curiosità

 

con quale faccia tosta l' abate Spallanzani

tornerà a Pavia un domani

or che di bocca in bocca la splendida novella

è arrivata fino a Vienna

salotti aristocratici caffè Università

quante malelingue  qui in città

quante malelingue  quante malelingue

che belle malelingue

 

Lente carovane in marcia oltre al Bosforo               

Fino al cuore dell'immenso impero asburgico

fra le danze al suono degli zingari                                                                           

Verso altre genti e verdi latitudini

che angosciante infamità

Vienna mi riserverà

 

il caro confratello mai si potrà salvare

Da un’infamia ormai universale

Per ordine sovrano avvenga un’ispezione

Per capire il torto e la ragione

La corte sentenziò : Completa assoluzione

Cancellato è il disonore     

 

accolgo rispettoso  il volere della corte 

Seben che suta suta mi girano le palle

Non c’è misericordia per i calunniatori

a glà  do mi adess  a quei dal Ghislieri

Dall’aula si levò un gran battito di mani

Gloria e onore a Spallanzani

Gloria e onore a Spallanzani