IL CANE DA CACCIA

 

 

Appartengo alla razza dei cani da caccia,

mio padre era un segugio,mia madre una  un po’ vogliosa,

ma sempre razza cani da caccia.

Possiedo un fiuto sopraffino

ma con il cervello da barboncino.

 

“ma guarda che razza di cane da caccia!”

il mio padrone si lamenta che non rincorro neanche un bastone,

oh Signore che angoscia il giorno di caccia,

mi prende un dispiacere per le povere bestie nel carnet.

 

Andrei a passeggio con le anatre,

piuttosto che seguire il padrone con il fucile,

nei prati per rincorrerci.

Mi piace da impazzire far volare gli uccelli.

 

Voglio una vita ma non spericolata!

Voglio andare a cuccia e non a caccia !

Per colpa di mia madre che alzava la gonna,

guarda che vita adesso mi tocca….da cane da caccia!

 

E’ una vergogna per un cane da caccia

 stare lė ben accucciato nel salotto,

mangiare in cucina nel padellotto.

Gių nel cortile, dentro il canile,

in inverno gelo come un barbone,

d’estate assalito dai calabroni.

 

Ma ho preso la mia chitarra

 e la maglietta di Che Guevara

e ho organizzato un quarantotto

contro il padrone e il suo schioppo.

 

 

Ho preso posto sul divano,proprio vicino alla padrona,

poi in cucina ho sbaffato il suo risotto con erbette.

 

Sei una faccia da culo di cane da caccia!

Guarda che razza di cane da caccia!